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Carabiniere ucciso, il padre di Elder è arrivato in carcere

Il padre di Finnegan Lee Elder, il giovane americano accusato di aver accoltellato il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, è arrivato in carcere a Regina Coeli a Roma dove per la prima volta dall’arresto avrà un colloquio con suo figlio.

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L’AVVOCATO: «NEMMENO INQUIRENTI SANNO COSA È ACCADUTO»
«Non so cosa è successo. Sono convinto che a questo punto ci siano delle buone probabilità che nemmeno la polizia sappia cosa è successo». Così l’avvocato Craig Peters, legale della famiglia Elder, in un’intervista esclusiva all’inviato dell’Abc Dan Noyes, che si trova a Roma per seguire al vicenda dei due giovani statunitensi coinvolti nella morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. «La famiglia attende di vedere il figlio. È qui che hanno trascorso la loro Luna di Miele. Hanno un grande amore per l’Italia. Sono devastati dal fatto che questa cosa sia accaduta qui», dice ancora l’avvocato Peters.

Quanto alla foto ripresa da Instagram che ritrae il giovane Finnegan Lee Elder a San Francisco, con in mano un coltello simile a quello usato per uccidere il vicebrigadiere dei carabinieri, l’avvocato ne sminuisce l’importanza. «Il ragazzo aveva un coltello. Certamente, almeno a San Francisco, in America non è una cosa sorprendente. Le persone lo usano per protezione», afferma il legale.

 

Carabiniere ucciso, il padre di Elder è arrivato in carcereultima modifica: 2019-08-01T15:28:00+02:00da giulia7517
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