«Sono stata violentata, per favore venite presto, non so dove sono». «Che significa? Come credi che riusciamo a trovarti?» risponde il centralino del 112 ad Alexandra Macesanu, la
«Per favore aiutami, ci sono dei ragazzi, non voglio». Ha tentato di salvarsi in tutti modi la baby sitter americana di 19 anni vittima dello stupro di gruppo