Gigliola Cinquetti a Oggi è un altro giorno, il figlio lancia frecciatine: «Una mamma fantastica, quando c’era…»
|Gigliola Cinquetti a Oggi è un altro giorno si esibisce con il vestito che avrebbe dovuto indossare per l’Eurovision. Intervistata da Serena Bortone la cantante di Non ho l’età, ha deciso di dire la sua complimentandosi con i Maneskin, neo vincitori del contest, ma ha spiegato che anche lei fu censurata quando vi partecipò nel 1964.
«Fui censurata perché cantavo un brano dal titolo ‘Sì’. In Italia era in corso il dibattito sul referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio e si temeva che il mio titolo potesse influenzare il voto», spiega Gigliola. La cantante aggiunge che sicuramente non avrebbe avuto la forza di poter condizionare un simile voto, ma a distanza di anni ammette: «Non me ne dispiaccio comunque, anche perché era un referendum abrogativo e votando “Sì” si sarebbe abrogata la legge sul divorzio. Io all’epoca votai per il “no”».
Secondo la versione di Gigliola Cinquetti l’Eurovision all’epoca andò in onda dopo il 12 maggio: «Pare sia stato addirittura Fanfani a decidere di rimandare la messa in onda, proprio lui che da democristiano voleva il sì. Ma temeva che si potesse accusare la Dc di manovrare il voto in loro favore. Una sorta di auto censura». La cantante ha poi ammesso di essere stata invitata ma poi rimandata per via della Pandemia e così adesso spera di poter far parte degli ospiti nell’edizione italiana.
Nel corso della trasmissione intervengono anche i figli di Gigliola, Giovanni e Costantino. Il più piccolo, Costantino, parla di una mamma molto buona ma anche assente, lancia più volte delle frecciatine: «Era una mamma fantastica, quando c’era», spiegando di dovere molto alla sua tata Vittoria. Racconta di lunghe attese sveglio la notte aspettando di vederla tornare a casa e a riguardo Gigliola ammette di non averne mai saputo nulla. Diversamente il figlo Giovanni invece racconta: «Ho sempre avuto la percezione di mia madre e del personaggio. Ero consapevole di quello che faceva mia madre, vedevo che le chiedevano gli autografi, ma ho imparato a conviverci presto e siamo sempre stati protetti da questo e dal mondo dello spettacolo. C’è sempre stata la ricerca della normalità».